sabato 29 dicembre 2012
Nonostante le leggi in Afghanistan le donne sono ancore senza diritti
Kabul, Le violenze fisiche e morali sulle donne in
Afghanistan non si fermano. E questo neanche dopo l'approvazione di una
legge che dovrebbe tutelarle. E' un quadro amaro quello tracciato
dall'Onu in un rapporto in occasione della Giornata internazionale per i
diritti umani. Il rapporto si apre con il caso di Sadate, quindicenne
afgana che si è data fuoco dopo aver chiesto giustizia per le violenze
subite dal marito e dal suocero. Ma la cronaca parla anche
dell'assassinio di Nadia Sidiqi, direttrice di una sede provinciale del
ministero per lequestioni femminili.Secondo lo studio Onu le
segnalazioni alle autorità dei casi di violenza sono raddoppiate negli
ultimi sei mesi. Ma raramente, secondo lo studio, queste denunce portano
a condanne. La legge contro la violenza sulle donne adottata nel 2009
criminalizza imatrimoni forzati, lo stupro e altri abusi ma viene
applicata sporadicamente. Da allora secondo l'Onu sono anche aumentati i
delitti d'onore, per delle infedeltà che raramente sono comprovate.
Dopo undici anni di presenza internazionale in Afghanistan i diritti
delle donne registrano dei sensibili progressi nelle grandi città, ma
sono pressoché inesistenti nelle campagne, dove niente sembra essere
cambiato dall'era talebana, quando le donne per legge non potevano
studiare, lavorare e spesso nemmeno uscire di casa.
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