Com’è fatta:
si sviluppa da pseudobulbi allungati, dai quali si dipartono le foglie
nastriformi. In primavera o in autunno tra le foglie nasce un esile
fusto eretto, lungo fino a 40 cm, con numerosi bocci (3-7 fiori) che si
aprono in successione. Esistono esemplari a fiori piccoli, medi e
grandi, di un solo colore o variegati, gialli, rossi, rosa o bianchi.
Dopo la fioritura, si può recidere il fusto che portava i fiori e sotto
il fusto si sviluppa un nuovo pseudobulbo.
Dove metterla: accanto a una finestra esposta a est, sud o ovest, con buona illuminazione, ma assolutamente al riparo dai raggi solari diretti.
Coltivazione:
da marzo a settembre va tenuta a 18-20 °C; nei restanti mesi è
preferibile una temperatura più fresca (10-15 °C). Ama avere intorno un
microclima umido, il fondo del vaso non deve però essere a contatto con
l'acqua. Nel periodo vegetativo annaffiate regolarmente ogni settimana,
meglio per immersione, e concimare ogni 25-30 giorni con un prodotto
specifico per orchidee. Nei mesi freddi bagnate una volta al mese o meno
se la pianta è in una stanza fresca. Quando i nuovi pseudobulbi si sono
sviluppati, la pianta deve andare a riposo: si sposta in luogo fresco,
riducendo le annaffiature per 2-3 mesi, in modo da favorire la
formazione di un nuovo fusto e la successiva fioritura.
Contenitore e substrato:
qualunque contenitore è adatto. Il substrato deve
essere soffice e ben aerato, per esempio a base di cortecce , pezzetti di fibra di cocco o di osmunda, torba di sfagno. Il
rinvaso, se necessario, si effettua dopo la
fioritura.
I suoni nemici sono: la cocciniglia
cotonosa, da combattere con gli appositi prodotti anticocciniglia; i
marciumi radicali provocati da un eccesso d’acqua.
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