O lo si ama o lo si odia: il suo particolare sapore non permette mezze misure. Nel nostro paese, comunque, il
finocchio è soprattutto amato: tra i principali consumatori mondiali,
gli italiani sono anche i maggiori produttori.
Oltre che per il sapore, il finocchio
è apprezzato perché è salutivo. Si può usare come pianta
medicinale per la digestione, come afrodisiaco, come antidoto ai morsi
di serpente.
C'è finocchio e finocchio
Pianta erbacea originaria dei paesi mediterranei, il finocchio appartiene alla famiglia delle Ombrellifere. Tra le leggere foglioline, simili al fieno,
in estate spuntano ariose ombrelle di fiorellini gialli. Tutta la
pianta è commestibile, ma le parti più apprezzate sono la grossa guaina a
grumolo bianco.
La prima distinzione è tra quello dolce, di cui si
mangiano le grosse guaine bianche e carnose, e quello amaro o selvatico,
di cui si impiegano i germogli e le foglioline.
Ortaggio digestivo e… femminile
Il finocchio è
uno degli ortaggi meno calorici in assoluto.
Contiene invece abbondante vitamina C e numerosi sali minerali quali
potassio, magnesio e ferro. Il suo caratteristico aroma e le virtù
rinfrescanti dipendono da un olio essenziale, l'anetolo, che trova
impiego nella preparazione di liquori. Altamente raccomandato per
migliorare la digestione e per disintossicare grazie al potere
diuretico. E se
avete la congiuntivite, un impacco con decotto di finocchio applicato
sugli occhi lenisce il fastidio.
Il finocchio è, soprattutto, l'ortaggio delle donne: di quelle che
allattano: è galattagogo, cioè in grado di aumentare la produzione di
latte, aiuta la digestione della mamma e del neonato lasciando inalterato il sapore del latte materno.
L'essenza di finocchio migliora il tono dell'umore, spesso altalenante
nelle neomamme, e offre un'ottima maschera per la pelle stanca e tirata. Ma nemmeno le altre donne
dovrebbero privarsene: è infatti ricco di fitoestrogeni, che aiutano a
ridurre i disturbi della menopausa e della sindrome premestruale.
Dai semi alle foglie
I frutti del finocchio,
impropriamente chiamati semi, sono una delle parti più note della
pianta: si utilizzano per speziare liquori e vino caldo, per
aromatizzare ciambelle e biscotti, salumi, castagne, olive nere e fichi
secchi. Per raccoglierli si fanno seccare le “ombrelle” raccolte in
mazzetti e quindi si battono per far uscire i frutti che devono essere
poi ripuliti dai gusci. Altamente digestivi, vengono spesso abbinati a
carni grasse, poiché riescono a renderle più digeribili. Masticarli a
fine pasto è un ottimo metodo contro l'alitosi. In alternativa, si può
preparare un vero e proprio dentifricio rinfrescante, pestando i semi di
finocchio e mescolandoli ad argilla verde. Le proprietà digestive
vengono esaltate se si impiegano i semi per preparare un tè aromatico o
un macerato con il vino bianco.
Oltre ai semi, anche fiori e foglie del finocchio trovano impiego: in
cucina si utilizzano freschissimi, sminuzzati per insaporire minestre,
pesce, insalate, salsine e formaggi; in cosmesi si tritano e si
aggiungono a yogurt bianco per preparare un latte detergente depurativo e
astringente per le pelli grasse.
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